Ciao a tutti Amicony e benvenuti nell'ultimo post di questo 2019, finalmente giunto al termine a promettere un super 2020, oggi parliamo di Cemetery Safari del'amicona Claudia Vannucci!
Cimiteri e Rock&Roll
Mentre vi auguro un 2020 sicuramente migliore del precedente e un decennio favoloso, vi presento una delle letture migliori e più divertenti dell'anno a cui stanotte diamo l'addio.
La bellissima e simpaticissima Claudia, travelblogger del blog di fama transatlantica ViaggiVerdeAcido che vi consiglio di seguire per non perdervi nessuno dei suoi post (basta cliccare qui sul nome del blog), ha scritto un libro dove raccoglie alcune delle sue esperienze di viaggio across the world per... cimiteri.
È inutile far finta di niente: prima o poi al cimitero ci finiamo tutti, artisti e re, ricchi e poveri, soldati e civili. Quello che cambia è come vogliamo essere ricordati.
In un viaggio ai quattro angoli del pianeta attraverso giungle, deserti e metropoli, tra citazioni pop e humor nero, scoprirete che i cimiteri sono pieni non solo di tombe ma anche di storie che meritano di essere raccontate: dai misteriosi anonimi che offrono vino alla tomba di uno scrittore defunto da oltre un secolo a coloro che allestiscono un picnic sulle sepolture di famiglia per onorare gli antenati, dai ladri di cadaveri ai criminali famosi e assassini ancora più famosi.
Cemetery Safari è una raccolta di viaggi? Oppure è un saggio dal taglio pop su cosa sono capaci di inventarsi gli uomini quando muoiono? Ambedue le cose, ma il piglio è quello di una vecchia amica che, davanti a una birra, ti racconta del suo giro intorno al mondo.
Ebbene si, Claudia ha una insolita (nemmeno poi cosi tanto, come si scopre leggendo le sue pagine) curiosità di viaggio e cioè esplorare, vivere e condividere i cimiteri dei luoghi che visita.
Passione nata dalla lettura di Spoon River, indimenticabile opera nel cuore di chiunque abbia un angolino dark nell'anima, che voleva dar voce, polemica che fosse o meno, ai morti sepolti in quel cimitero americano.
Ed è proprio da lì che Claudia ci porta con lei nei suoi viaggi, cominciando dall'America arrivando in Asia, passando per l'Europa, scansando il nostro Paese per un promettente, speriamo, secondo capitolo.
In Italia infatti la cultura del cimitero non è vista come all'estero: da noi infatti più che eventualmente apprezzarne arte ed estetica non si va molto più in là, mentre all'estero il cimitero è anche un luogo di pace, di relax, di cultura.
Concerti, letture e tour guidati vengono organizzati per turisti, studiosi e curiosi per i più disparati motivi, dai più aulici spirituali e culturali ai meri sistemi di guadagno un po' sciacalloso ma pur sempre affascinante.
"è anche un saggio pop per ricordarci cosa sono disposte a fare le persone per essere ricordate dopo la propria morte"Claudia ci parla non come se la accompagnassimo fisicamente, questo libro non vuole essere una guida turistica (anche se ne vedrei benissimo degli estratti fin nelle più prestigiose guide) ma ci parla come un'amica che non vediamo da tempo, di ritorno da uno dei suoi viaggi "pazzerelli" che finalmente riusciamo ad incontrare al pub e, davanti una birra (o molte birre, dipende anche da quanto la fate parlare) racconta il suo viaggio dal più divertente aneddoto al dato più importante, con una sensibilità, una ironia ed una chiarezza che riesce a farti essere lì con lei, ad attraversare i campi sterminati americani nella speranza di incontrare quel cimitero che hai sognato fin da piccolo, ad essere accompagnato alla centrale di polizia a Taiwan per essere aiutato e assistito che manco una confraternita di francescani, ad assistere ai rituali nelle filippine di culto dei morti, a passeggiare tra mausolei e tombe di rockstar, attori e attrici, sconosciuti, gangster, idoli della musica e dello spettacolo...
La si legge affascinati, trasportati dall'entusiasmo con cui è pregna ogni parola del suo libro/diario, pieno di contestualizzazioni puntuali e complete, note al testo esatte, che permettono di entrare nel luogo della narrazione e di vedere attraverso i suoi occhi.
Claudia ti trascina in giro per il mondo per i suoi viaggi come una eccitatissima amica un pò logorroica piena e stracolma di entusiasmo per quello che fa e che ti fa sorridere anche per una intossicazione alimentare asiatica, ti fa scendere un paio di lacrimucce, ti fa ridere divertito per le mille battute e sottintesi che ha seminato per il libro e sopratutto ti genere un'invidia, ma un'invidia di quelle sane ma potenti, di voler essere con lei, mollare tutto e seguirla per uno di quei suoi folli e meravigliosi viaggi, non importa per dove.
Ho discusso con lei per solo un fatto: la mancanza di riferimenti fotografici può infastidire sopratutto quando parla con tanta passione di luoghi o soggetti particolari ma questa è stata una scelta dell'autrice: oggi abbiamo la possibilità di ottenere da soli quelle informazioni che mancano, quel supporto audiovisivo aggiunto che magari fino anche solo ad un decennio fa era di più difficile recupero ma oggi, con il giusto impegno e un po' di buona volontà (che è quella che spera, riuscendoci, Claudia di stimolare) si può recuperare tutto e, ovviamente, scoprire anche cose in più.
E non dimentichiamoci del suo blog: amicony, seguitelo, iscrivetevi ed esploratelo perchè vi riserverà sorprese che non potete immaginare!
Per citare la stessa Claudia, la presenza del blog come supporto multimediale al libro aggiunge ulteriore pregio a questo libro "e fa salire la lettura del livello molto interessante a quello da non perdere."
Chi è Claudia Vannucci?
Claudia Vannucci (Livorno, 1981) vive da anni a Firenze dove si è laureata in architettura e dove lavora come guida turistica e travel blogger. Mossa dalle sue molteplici passioni e dalla sua insaziabile curiosità, quando non fa scoprire Firenze ai turisti viaggia per il mondo, visitando e raccontando su ViaggiVerdeAcido culture, luoghi e cimiteri di ogni latitudine.
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