La regina del Nord - Rebecca Ross [recensione] LouchoBi BookS

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La regina del Nord - Rebecca Ross [recensione]

Ciao Amicony, oggi parliamo di un fantasy originale e recentissimo, La regina del nord di Rebecca Ross, edito Piemme.

La regina del Nord - Rebecca Ross

Un fantasy che fa dell'arte la sua magia

Avevo voglia da qualche tempo di un bel classico fantasy tranquillo e leggero per distrarre la mente. Ecco sono stato accontentato sulla prima parte.
Nel senso che è un fantasy.
Ma niente di tranquillo e rilassato: ritmo incalzante, fatti che si susseguono uno dopo l’altro a ritmo serrato, un’avventura che inizia e finisce sotto il cielo del firmamento, tra spade, musica, poesia e piani di guerra e dominio orchestrati per decenni.

Ma andiamo con ordine.

L'autrice di debutto Rebecca Ross mescola abilmente magia, lealtà e vendetta in questo affascinante fantasy young adult; un'avventura epica con una forte protagonista femminile.
Parola mia, non pensavo così tanto forte.

E’ uno dei personaggi che più mi è piaciuto del 2018 e rappresenta alla perfezione il concetto di personaggio principale di YA che nasce nella sua ingenua semplicità e cresce, diventando qualcosa di unico e completo.

Brianna non ha mai conosciuto suo padre, né ha mai saputo nulla di lui, così come della madre che morì dandola alla luce e cresciuta dal nonno iperprotettivo che da bambina la porta a studiare in una Casa della passione dove possa crescere lontano dall'ombra di un padre che lei ignora.
Qui Brianna conosce la Gran Dama, direttrice di questo esclusivissimo “collegio” artistico (solo 5 allieve ogni 7 anni lo rendono molto esclusivo in effetti) e i suoi Maestri ma soprattutto delle sue Ardenti, le altre allieve con cui intesse un rapporto così intimo da farle essere una famiglia sotto tutti i punti di vista.

Così ci prepariamo alla guerra.
Non con la spada o con lo scudo, né con l'armatura.
Siamo pronte perché siamo sorelle in arme, perché il nostro legame è più profondo del sangue.
E risorgeremo per le regine del passato, e per quelle che ancora devono venire.
Regno di Valenia, 1566.
Sono passati sette anni dall'arrivo di Brianna nella prestigiosa Magnalia, la scuola per giovani prescelte che ambiscono a perfezionare la propria vocazione ed essere adottate da un patrono. Brianna però è l'unica allieva a non aver mai mostrato doti particolari e, se non fosse stato per l'enigmatico maestro Cartier, non avrebbe trovato la sua vocazione tra Arte, Musica, Teatro, Eloquenza e Sapienza. Ma alla cerimonia finale, il peggior timore della ragazza diventa realtà, e Brianna rimane l'unica senza un patrono. Ancora non sa che dietro allo spiacevole imprevisto si cela la sua più grande fortuna. Lo scoprirà solo quando un misterioso nobile - troppo esperto con la spada per essere un semplice protettore - la sceglierà. Brianna si troverà allora dentro un vortice di intrighi e piani segreti per rovesciare il re e ripristinare sul trono l'antica legittima monarchia, tutta femminile.
Perché ci fu un tempo in cui sul Nord regnavano le regine. Ed è ora che quel tempo ritorni.

La vita scorre serena per sette anni, durante i quali Brianna impara quanto di meglio dalle cinque Passioni: Arte, Musica, Teatro, Eloquenza e Sapienza.
Al Solstizio d’estate la nostra protagonista deve affrontare la prova finale per diventare una Maestra, padroneggiare la sua Passione, sperare di essere notata ed entrare nelle grazie di un Mecenate e… le cose cominciano a complicarsi quando sente l’irresistibile attrazione per il luogo di origine del padre, la Maevania, terra lontana dalla Valenia nella quale è cresciuta, terra di guerre e dolore, dove la magia è scomparsa quando è scomparsa l’ultima regina.

Riferimenti e assenze

Lasciando momentaneamente perdere i parallelismi tra Maevania e Valenia e i corrispettivi reali (Inghilterra e Francia, è palese, e credo che l’autrice abbia un’insana passione per la Francia e un odio viscerale per l’Inghilterra) questo fantasy lo è in tutto e per tutto.

C’è la magia (molto insolita in realtà), c’è una società con i suoi ritmi e le sue leggi, c’è una principessa da salvare e un principe da aiutare, c’è una fanciulla che diventa una donna e conduce un esercito e una costellazione che impiegherà fino all'ultima pagina per comporsi.
Non aggiungo altro perché il romanzo è talmente ricco di colpi di scena e situazioni che si susseguono una dopo l’altra che potrebbe essere spoiler qualsiasi altro commento.

Consiglio?

Questo libro ha tutto: un forte protagonista che non puoi fare a meno di amare, una vasta gamma di personaggi secondari, avventura, mistero, romanticismo e pericolo.
Ed è AUTOCONCLUSIVO!
Permettetemi il maiuscolo, ma finalmente!
Anche se da molti rumors si sente che ne verrà un seguito, per ora possiamo accontentarci di questa epica avventura.

Aggiornamento dal futuro:
Si, è stato effettivamente pubblicato un seguito.
Lo trovate cliccando QUI!

Chi è Rebecca Ross

Rebecca Ross è cresciuta in Georgia, dove vive tuttora col marito, il cane e le sue infinite pile di libri. Ha conseguito la laurea in inglese presso l'UGA. In passato ha lavorato in un ranch del Colorado, come bibliotecaria scolastica per un college.
Rebecca scrive fantasy per giovani lettori adulti, questo è il suo romanzo d'esordio.

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17 commenti:

Charlie. ha detto...

Complimenti! (il tono era sarcastico, ovviamente).
Io e il mio portafoglio ti odiamo perchè purtroppo ho un problema di acquisto compulsivo, soprattutto quando già la trama è interessante. Ti ci metti pure tu con una recensione che non lascia spazio al dubbio. Sono costretta a comprarlo, cioè, mi costringi!

Sabrina ha detto...

Mi accodo a Charlie, il mio portafoglio sta piangendo! L'ho aggiunto in WL. Ne ho sentito parlare veramente bene e la tua recensione mi ha convinto... Quasi quasi mi faccio presto un autoregalo 🤔

evoLucian ha detto...

Fattelo, fattelo, è un bellissimo autoregalo!

evoLucian ha detto...

Ahahah mea culpa, ma vedrai che mi darai ragione xD

ilariareads ha detto...

sembra completamente il mio genere, la mia wl ormai si sta facendo troppo lunga...

viviamo per sognare ha detto...

Il libro non è un autoconclusivo e credo che dovrebbero uscire altri due libri (o di più xD).
Lo ho in wl da un bel po' e spero di leggerlo entro quest'anno perché mi ispira tanto 😍

Ervea books addicted ha detto...

Purtroppo devo deluderti.. il libro non è autoconclusivo ahahah ce ne saranno altri! Se cerchi il nome dell'autrice troverai già la versione in lingua del secondo libro e io non vedo l'ora che venga tradotto in italiano perché il primo mi è piaciuto tantissimo!

evoLucian ha detto...

...non è autoconclusivo... ç________ç ok... siete dei mostri, ora mi è tornata la scimmia per la Rebecca Ross...

The Travel Bibliophile ha detto...

Mi ispira tantissimo questo libro, l'ho aggiunto subito in wishlist quando è uscito ma lo devo ancora leggere PRIMA O POI TROVERO' IL TEMPO PER LEGGERE TUTTI I LIBRI DELLA MIA WISHLIST, LO GIURO.

persa in un libro ha detto...

Lo punto da un sacco e quando ho scoperto della sua pubblicazione in italia ne ero entusiasta.. con il tempo me lo sono scordata ma dopo la tua recensione mi è tornato l'entusiasmo e la voglia di leggerlo!

Diletta Bookslover ha detto...

lo vedo ovunque, ci farò un pensierino

Tante_piccole_recensioni ha detto...

Aggiunto in WL e la copertina è WOW PAZZESCA ��

ungattoeunlibro ha detto...

per non alleggerire sempre più il portafoglio, sono appena andata sul sito della biblioteca ED E' DISPONIBILE quindi sentiti in colpa perchè a breve ci farò un salto per prenderlo

Marika Fabbiano ha detto...

Ho visto questo libro su molti profili che seguo ed era già in wishlist da un po'

Ilariabookspassion ha detto...

L'ho in whishlist da molti mesi ormai ma ancora non mi sono decisa a comprarlo, grazie per questa recensione, il mio cuore che ama i fantasy ti ringrazia, il mio portafoglio un po' meno 😂

evoLucian ha detto...

Le WL non hanno fondo, quindi aggiungi pure in eterno xD

Chiara in Bookland ha detto...

Questo romanzo mi fa estremamente gola, sin dal primo giorno in cui l'ho iniziato a vedere sui social e poi in libreria... la cosa che più mi scalda il cuore è che è autoconclusivo, alleluja!

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