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WWW - Wednesday

#2


Questa settimana ho fatto il bravo anche se non ho seguito per niente la TBR che mi ero imposto ma questa, si sa ormai, è la regola.
Credo fosse sufficientemente esplicitato nello scorso WWW.
Passiamo quindi al resume di questa settimana.


Cosa ho appena letto:

Ecco, che Stephen King non fosse più poi così tanto  il maestro dell'horror quanto il maestro del consumismo libresco è cosa ormai nota.
Qui in veste di co-autore con Richard Chizmar, editore, redattore, scrittore e chi più ne ha più ne metta, ha composto qualcosa che sincermaente non mi aspettavo per nulla.
Una delusione.
Grande, grandissima delusione.
Questo libro, letto in qualcosa come un paio d'ore forzatamente, dal costo non indifferente, è in pratica una sorta di racconto lungo, abbellito da illustrazioni e graziose decorazioni a bordo pagina ma che, all'effettivo, altro non è che un racconto mediocre che nemmeno si avvicina stilisticamente o contenutisticamente al King che avrei voluto vedere e che conosco dall'infanzia e che fin da allora mi ha intrattenuto e terrificato.
Leggendo questo racconto si ha come l'impressione di leggere una lunga trama, o una sinossi approfondita, di un libro ben più grande e ricco di contenuti che, però, non ci sono.
Una favoletta accennata, un miscuglio di situazioni che capitano alla protagonista di cui a malapena ricordiamo il nome perchè scritto sulla copertina, una trama il cui senso è paragonabile a quello di una storiella senza morale, banale, scontato e per nulla ad effetto.
La storia stessa mi è sembrata quasi totalmente uno spreco di tempo, carta e doti artistiche degli illustratori.
Gwendy senza porsi troppi problemi riceve da uno sconosciuto una scatola coperta di bottoni, da un lato escono cioccolatini che donano senso di sazietà e dall'altro dollari d'agento di pregiata fattura.
Stop.
Non succede niente.
Finchè, un pò più grande, Gwendy si ritrova a doverla restituire a colui che gliel'ha donata.
Non ho fatto spoiler, è tutto talmente scontato e prevedibile (tutto cosa, poi, visto che di trama non succede nulla di più o nulla di meno di quello che può capitare ad una ragazza degli anni 50 in America di una storia urbana nemmeno troppo articolata) da risultare davvero inutile lettura ma, sopratutto, la spesa.
Non solo sconsigliato, manco da considerare.



Cosa sto leggendo:


Un classico che mi mancava, buffo leggere la fantascienza di inizio secolo scorso, buffo ma intrigante e istruttivo.
Spero mi riservi piacevoli soprese.


Cosa leggerò:

Rimane invariato quello della settimana scorsa.
Che tanto non rispetterò.

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